MARX

MARX

Karl Heinrich Marx è stato un filosofo, economista, storico, sociologo, politologo, giornalista
e politico tedesco.


Nel mondo attuale l’uomo è costretto a vivere come due vite, diviso tra gli interessi particolari e privati e quelli comuni. I tratti essenziali della civiltà moderna sono l’individualismo e l’atomismo, nel senso che il singolo è separato ed anche escluso dalla comunità. E siccome lo Stato legalizza tale situazione, riconoscendo quali diritti il liberismo economico e la proprietà privata, esso non è altro che la proiezione politica di una società strutturalmente asociale.


Marx ritiene che l’unico modo di realizzare una comunità solidale sia l’eliminazione delle disuguaglianze reali tra gli uomini, e in particolare il principio stesso di ogni disuguaglianza, cioè la proprietà privata dei mezzi di produzione.


La critica a Hegel e il materialismo storico

Marx accusa Hegel di misticismo logicocioè di aver capovolto i rapporti con la realtà facendo del concreto una manifestazione dell’astratto.

Ne La sacra famiglia, Marx fa un celebre esempio: mentre l’uomo comune e il filosofo realista pensano che esistano prima le mele, le pere, le fragole, le mandorle reali e poi il concetto di frutto, Hegel pensa che esista il concetto di frutto e poi i frutti concreti come sue manifestazioni necessarie e derivate.

Tale misticismo logico finisce per diventare anche conservatore sul piano politico perché tende a giustificare la realtà, porta cioè all'accettazione delle istituzioni vigenti, che non potrebbero essere cambiate in quanto intrinsecamente razionali e positive. 

Marx riconosce ad Hegel il merito di aver elaborato una visione dialettica della realtà, però Hegel ha cercato, secondo Marx, una mediazione troppo facile con la sintesi degli opposti dimenticando che, nella realtà concreta, tra gli opposti vi è solo lotta o esclusione. 

L’economia borghese viene accusata da Marx di considerare il sistema capitalistico come il modo naturale, immutabile e razionale di produrre e distribuire la ricchezza mentre è soltanto uno dei tanti modi possibili.


L’alienazione del proletariato

Il lavoratore, nella società capitalistica, vive in una situazione di alienazione perché la proprietà privata lo ha trasformato in uno strumento di un processo impersonale di produzione che lo rende schiavo, senza alcun riguardo ai suoi bisogni. Il proprietario della fabbrica utilizza il lavoro di una certa categoria di persone per accrescere la propria ricchezza secondo una dinamica che Marx descrive in termini di sfruttamento e di logica del profitto.


La disalienazione dell’uomo dipenderà allora dal superamento della proprietà privata e dall’avvento del comunismo.

Commenti

Post più popolari